Oggi parliamo di intolleranza al glutine, la c.d. "CELIACHIA".
L'idea per questo post me l'ha data una mia amica, Francesca, che ci convive ormai da anni e che ho "intervistato" per l'occasione!
Cos'è la "CELIACHIA"?
E' un’intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica presente in avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale, spelta e triticale.
Ne soffre all'incirca un italiano su cento quindi, in linea di massima, i soggetti intolleranti dovrebbero essere 600.000 mila, ad oggi però i casi diagnosticati sono solo 100.000.
Ogni anno le diagnosi sono 10.000 con un incrememento annuo del 10%.Attualmente l'unica garanzia di salute per un celiaco è l'esclusione totale del glutine dalla propria dieta; questo significa evitare alimenti come pasta, pane, biscotti, pizza ma anche eliminare qualsiasi traccia di glutine su piatti, pentole, ecc...
La celiachia, che può colpire qualsiasi fascia d’età, è considerata tipica dell’età pediatrica e spesso nell’età adulta non viene presa in considerazione neppure negli ambienti specialistici.
L’intolleranza invece può comparire, più o meno acutamente, in un periodo qualsiasi della vita, spesso dopo un evento stressante quale una gravidanza, un intervento chirurgico o un'infezione intestinale.
In molte scuole italiane, inoltre, si effettuano test salivari agli alunni in modo da poter diagnosticare il disturbo già nei primi anni d'età.
E tu Franci, quando hai scoperto di essere celiaca?
All’età di 19 anni, finite le superiori.
La celiachia me l'ha diagnosticata un medico specialista in patologie allo stomaco. Solo dai sintomi e una visita veloce capì di cosa si trattava.
Per accertamenti mi fece esami del sangue generici, e l’esame del sangue specifico per la celiachia, risultato positivo.
Con altri esami scoprimmo poi che non avevo più i villi intestinali.
Stavo male giorno e notte, ho iniziato con la pancia gonfia e mal di stomaco, diarrea dopo ogni pasto, vomito di notte, per questo mi era stata diagnosticata influenza intestinale...per sei mesi!!
Peggioravo sempre di più, ero anemica, spossata, sempre assonata, avevo degli "sfoghi" sulle mani, la bocca piena di "afte"...tutto questo causato dai villi intestinali ormai inesistenti.
E’ stato difficile rinunciare agli alimenti contenenti glutine?
Direi di no, una dietologa mi ha spiegato perfettamente che potevo assumere qualsiasi tipo di cibo purchè non contenente glutine.
Non dovevo rinunciare a nulla bensì sostuire!
La scelta di alimenti privi di glutine ("GLUTEN FREE") è facile grazie alla "spiga barrata" stampata sulle confezioni degli alimenti.
I celiaci hanno diritto ad un buono erogato dall'ASL per fare la spesa. Riesci a contenere gli acquisti entro quella cifra?
La Regione Piemonte ha disposto un tetto di spesa per 140,00 Euro mensili, a parer mio molto buono!
Bisogna però tenere conto che i nostri alimenti sono cari. Ad esempio una confezione di pasta da 250 g costa 3.50 Euro...Quindi a chi mangia tanta pasta o tanto pane forse questa cifra non basta!
Ma direi che in generale non possiamo lamentarci!
Usufruiamo anche dell'esenzione per gli esami del sangue, da fare almeno due volte l'anno.
In una farmacia ben fornita: ci sono tanti tipi di marche, con tanta scelta.
Conosci qualche bar, ristorante o pizzeria che cucina in modo idoneo alla dieta di un celiaco? Se si quale?
Purtroppo in Canavese siamo molto indietro e bisogna adeguarsi.
Ad esempio una volta ho prenotato in una pizzeria che pubblicizzava molto pizze per celiaci, arrivo li la sera e...l'impasto per la nostra pizza era finito!
Riesci a mangiare serenamente fuori casa o ti spaventa il fatto di non vedere come vengono preparati i piatti?
Non sono ossessionata da questa cosa, altrimenti non mangerei MAI fuori! Bisogna chiedere quando si ordina e poi mettersi il cuore in pace!
Se per un giorno potessi mangiare senza limitazioni, cosa mangeresti?
Se per un giorno potessi mangiare senza limitazioni, cosa mangeresti?
Pizza, pizza, pizza...è l'unico piatto che non viene uguale "all'originale" !
Grazie a Francesca per la preziosa collaborazione!
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