giovedì 22 novembre 2012

LA BUONA EDUCAZIONE...ALIMENTARE!

L'arrivo delle Feste è quasi imminente: i supermercati hanno già rispolverato le loro luminarie, le corsie sono piene di palline e addobbi, il banco frigo straborda di mortadelle e prosciutti da un kg e mezzo, quasi come se dovessimo mangiarne a colazione, pranzo e cena per un mese.
Insomma, la grande distribuzione è in fibrillazione!

E noi?! Come siamo?! 

Credo che questo sarà un Natale "parco", pochi sprechi, poche abbuffate...non so, questa è l'impressione che ho vedendo i carrelli della gente...carrelli mezzi vuoti (...e non mezzi pieni!).
Lo so, è la classica riflessione pre-natalizia, le solite cose che si dicono tutti gli anni ma secondo me quest'anno ci calza a pennello.

Oggi su "La Stampa" ho letto un articolo: "A scuola senza aver mangiato - Molti bambini sono denutriti -".
Partendo dal presupposto che non siamo una Nazione del Terzo Mondo, la cosa è preoccupante.
Le famiglie, non potendo pagare la retta della mensa, decidono di far pranzare i bambini a casa, di dar loro il pranzo al sacco, o nei casi più disperati di farli quasi digiunare.

Quello che mi chiedo è: siamo veramente arrivati a questi livelli di povertà? Siamo "male-educati" a tavola?
E' forse più importante un cellulare nuovo piuttosto che una spesa ben fatta?!
Sicuramente non si può generalizzare ma leggere di situazioni come queste, beh, fa riflettere.

Per tentare la via di una migliore educazione alimentare sta per partire un progetto innovativo in una Scuola di Torino. Il corso insegna a mamme e bambini le regole principali per un pasto corretto, genuino e che non costi molto, attingendo anche dalla cucina di altre culture.
Saranno quattro incontri prima di Natale, comprensivi di una simulazione di una spesa e di una cena, che riprenderanno poi nel 2013.

Insegnanti, Genitori, Nonni...se vi sembra una buona idea proponetela anche nelle scuole dei vostri bambini, di sicuro non vi riempirà le tasche di soldi ma la buona educazione, anche alimentare, serve!


Per leggere l'articolo completo:


venerdì 9 novembre 2012

A SAN MARTINO...OGNI MOSTO DIVENTA VINO!

UNDICI NOVEMBRE SAN MARTINO

...ma perchè in tutta Italia si festeggia San Martino?!
Nel nostro Paese, di tradizione decisamente contadina, i tre giorni che stanno per arrivare: il nove, il dieci e l'undici novembre rappresentano "L'ESTATE DI SAN MARTINO", giorni di temperatura mite e quasi estiva in cui i contadini festeggiano il termine delle attività agricole e stappano il vino novello, ecco perchè si dice: "A San Martino ogni mosto diventa vino!".
In passato in Italia, l'undici novembre era il giorno di chiusura dell'anno lavorativo dei contadini: il padrone del campo chiedeva loro se avessero intenzione di lavorare per lui anche l'anno successivo. Se il contadino non accettava doveva trasferirsi immediatamente, cercare un nuovo lavoro e una nuova casa...da qui anche il famoso detto "Fare San Martino" per dire "cambiare casa".


Numerose sono le ricette e i dolci tipici regionali che si consumano in questi giorni, immancabili sulle nostre tavole però dovrebbero essere le castagne...dico dovrebbero perchè quest'anno scarseggiano nei boschi e in commercio se ne trovano a prezzi molto alti!

Che siate religiosi o meno, impiegati o contadini, astemi o grandi intenditori di vino novello... auguro a tutti una buona domenica in compagnia di San Martino!

P.s.: in assenza delle castagne mi cimenterò con le frittelle...speriamo siano mangiabili!




Scorci autunnali del Canavese